Macchine agricole: la qualità sta nei componenti

Vi siete mai chiesti perché i prezzi delle macchine agricole della stessa tipologia variano spesso in maniera considerevole? Eppure il loro fine d’impiego è sempre il medesimo, il lavoro che fanno è sempre quello e le caratteristiche differiscono molto poco da un modello e un altro.

Tipologie di macchine agricole

Tra le macchine agricole la più conosciuta è il trattore, ma ce ne sono altre e possiamo distinguerle in due tipologie: semoventi e trainate.

Le macchine agricole semoventi sono quelle che hanno il compito di trainare, spingere o trasportare i vari prodotti agricoli.  Sono macchine munite di due o più assi e possono essere equipaggiate con un carrello separabile destinato al trasporto del conducente. Le macchine trainate sono invece destinate ad operazioni agricole o al trasporto di attrezzatura e sono trainate da quelle semoventi.

Classificazione macchine agricole

Possiamo anche suddividere le macchine agricole a seconda della loro destinazione d’uso. Troviamo infatti quelle adibite alla lavorazione del terreno, come motocoltivatore, rullo compattatore, sarchiatrice, vangatrice, estirpatore. Abbiamo poi quelle macchine preposte alla semina, al trapianto come la seminatrice e la trapiantatrice. Molto diffuse sono anche le macchine agricole per la raccolta dei prodotti, come la mietitrebbiatrice, la scava-patate o la scava-raccogli-patate.

Accanto a queste vi sono quei macchinari che invece servono al trattamento dei prodotti, come la trebbiatrice, la trinciasarmenti, l’imballatrice, l’essiccatoio, il mulino. Sono tutte macchine ampiamente usate nell’agricoltura e hanno dei costi elevati, anche se, come dicevamo, i prezzi spesso variano abbastanza anche su modelli apparentemente simili.

La qualità dei componenti

Se andiamo a guardare un po’ nel dettaglio, sono i componenti costruttivi quelli che fanno la differenza. Una macchina agricola ha una particolarità unica, che è quella di essere sottoposta a enormi sforzi lavorativi, sia a livello di ore consecutive durante le quali la macchina lavora ininterrottamente, sia per quanto riguarda la natura dei terreni sulla quale agisce.

Un macchinario agricolo è soggetto a notevoli vibrazioni, proprio perché opera su terreni disconnessi, spesso fangosi e ricchi di pietrame anche di grosse dimensioni. Da non sottovalutare anche l’usura dovuta agli agenti atmosferici (pioggia, grandine, neve, vento) e alla polvere e alla terra che ogni componente assorbe giornalmente.

Tenendo conto di tutte queste caratteristiche, una prima risposta la possiamo tranquillamente intuire. Componenti come dispositivi di frenatura e di sterzo, cingoli, silenziatori di rumore, ma anche quei componenti costruttivi meno macroscopici come un giunto cardanico, le teste a snodo, le cinghie di trasmissione, devono avere determinate caratteristiche per dare al macchinario resistenza e sicurezza.

Naturalmente ogni componente deve sottostare a determinate normative per poter essere utilizzato su queste grosse macchine, ma, essendoci spesso un valore minimo e uno massimo, come anche un diverso tipo di materiale costruttivo utilizzabile, il risultato finale, cioè la macchina agricola, ha una qualità differente a seconda di come è stata progettata e costruita.

Silvia

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