Ogni persona reagisce in modo soggettivo di fronte alle situazioni che generano stress. La reazione di ogni individuo si modula in base al coinvolgimento che ha rispetto all’esperienza in questione.
Può capitare a tutti di vivere eventi traumatici dove non si è lucidi e non si ha il pieno controllo della situazione.
Di fronte ad eventi traumatici ci sono persone che riescono a superare lo shock iniziale. Altre, invece, hanno bisogno di supporti e terapie perché non riescono più a vivere normalmente la propria vita. In questo secondo caso si tratterebbe di disturbo post-traumatico da stress.
Il disturbo post-traumatico da stress
Il disturbo post-traumatico da stress si riconosce nel momento in cui la sofferenza legata ad un evento traumatico si prolunga per più di un mese. In particolare, può essere diagnosticato il disturbo post traumatico da stress quando il malessere interferisce con la vita lavorativa, professionale, quotidiana, scolastica dell’individuo.
Il disturbo post-traumatico da stress è una patologia, infatti in psicologia e in psichiatria viene definita come l’insieme di sofferenze che conseguono eventi. Si sviluppa dopo aver vissuto eventi traumatici, violenti, catastrofici, fisici o psicologici. Il disturbo post-traumatico da stress può manifestarsi a qualunque età, anche se i bambini e gli anziani sono le età più fragili.
Il disturbo post-traumatico da stress può anche presentarsi quando l’evento non ricade su sé stessi, ma riguarda persone vicine.
Alcune figure professionali, infatti, hanno maggiore probabilità di essere esposti a situazioni traumatiche, e di essere vittime di disturbi post-traumatici da stress. Le figure professionali più esposte possono essere: personale sanitario, militari, vigili del fuoco, forze dell’ordine. Gli eventi traumatici che scatenano spesso questo disturbo sono: lutti, aggressioni, incidenti, abusi, violenze, malattie, disastri naturali, minacce, rapine, discriminazioni e guerre. Di fronte a questi eventi traumatici è difficile reagire poiché più è grande il trauma e più grave sarà il disturbo.
I sintomi
Le persone che soffrono del disturbo post-traumatico da stress manifestano diversi sintomi e molto spesso difficoltà a gestire le emozioni, soprattutto la rabbia. Generalmente possono soffrire di ansie, depressione e insonnia. Inoltre, ricordare l’evento traumatico porterebbe gli individui a stare male, come se stessero rivivendo in quel momento il trauma. Di conseguenza potrebbero fare degli incubi o avere delle allucinazioni, per questo motivo cercano di evitare ogni occasione che potrebbe far riemergere il trauma vissuto. In questi casi gli individui che soffrono di disturbo da stress post-traumatico perdono la consapevolezza del presente, non riescono più a provare emozioni positive o empatia verso gli altri, ma soprattutto perdono l’interesse di agire o partecipare alle attività della vita quotidiana.
La cura
Il trattamento di cura del disturbo da stress post-traumatico include due percorsi: la terapia psicoterapeutica o la terapia farmacologica.
La psicoterapia
La psicoterapia spesso include la terapia dell’esposizione, consiste cioè nel rievocare l’esperienza traumatica, che il soggetto istintivamente evitava, per permetterne la rielaborazione.
La terapia farmacologica
La terapia farmacologica è utile per ridurre l’ansia, la depressione, gli incubi e l’insonnia, ma sono necessari anche per ristabilire l’umore.
Durante la terapia viene consigliato ai pazienti di praticare esercizi di respirazione o yoga per imparare a rilassarsi. Anche la Pet Therapy può risultare molto d’aiuto e abbiamo parlato dei benefici in questo articolo.